Cos’è l’esame del microbiota
È un test che consiste nella precisa valutazione su quali microrganismi ed in che quantità sono presenti nel nostro intestino.
Si verifica quanto questi dati si discostano da i dati di riferimento rispetto ai controlli.
Si verifica la presenza di DISBIOSI, i rapporti tra i principali gruppi di microrganismi, la presenza di quelli patogeni o la carenza di quelli ad azione protettiva, ed altri dati che vanno comunque interpretati da persona esperta e valutati in rapporto ai problemi del soggetto (prevenzione in malattia di Alzheimer, modificazione dieta in pazienti con colite persistente o sindrome del colon irritabile).
A cosa serve
A verificare uno stato di DISBIOSI, cioè uno squilibrio quantitativo o qualitativo della nostra flora batterica intestinale.
A chi è consigliato il test
Il test è consigliato a chi ha sintomi di tipo intestinale (aumento del gas, dolori, diarrea o stipsi), a chi segue diete troppo sbilanciate, a chi non ha ottenuto benefici con un programma alimentare di riequilibrio.
Consigliato nella prevenzione della malattia di Alzheimer, disturbi dell’umore, infiammazioni croniche, steatosi epatica (fegato grasso), diabete tipo II ed inoltre molte altre malattie visto le conseguenze che una disbiosi importante può avere sulla evoluzione di queste malattie e sulla salute in generale.
Importante nei pazienti celiaci che non abbiano raggiunto stato di benessere dopo dieta senza glutine, situazione tutt’altro che rara.
Come si svolge
Il test per la valutazione del microbiota intestinale consiste in un prelievo di un campione di feci che andrà spedito in un laboratorio che, con tecniche aggiornate, identifichi in modo completo ed affidabile il microbiota attraverso l’analisi del DNA batterico.
Seguire le indicazioni fornite dal laboratorio con cui si eseguirà il test.
Attenzione
L’esecuzione di un test per il microbiota dovrebbe essere preceduto da visita medica ed esami ematici adeguati, da esecuzione dei vari test funzionali (breath test al lattosio) per valutazione di eventuali intolleranze alimentari o malattie intestinali e per stabilire quando possa essere il momento migliore per effettuare il test (prima di una integrazione o di iniziare una nuova dieta o per vedere le conseguenze di una dieta o integrazione precedente).